Nasce a Capaccio Paestum nel 1944, dove oggi vive e lavora. Artista, pittore, scultore e ceramista, si è formato all’Istituto d’Arte di Salerno e all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida del maestro Emilio Greco. Negli anni Sessanta è attivo a Milano, Torino, Darmstadt e Parigi. Negli anni Settanta vince il premio “Gemito” a Napoli, il “Premio di arte contemporanea” a Perugia e il premio “Vanvitelli” a Mercato San Severino. Nel 2004 viene nominato “Ispettore Onorario per la tutela dei beni monumentali e degli oggetti d’antichità e d’arte”. Socio fondatore della “Fondazione Paestum”, lavora come disegnatore archeologico per la Sovrintendenza dei Beni Culturali. È autore della vetrata absidale rappresentante il Cristo Risorto all’interno della chiesa di San Vito di Capaccio Paestum e del busto in bronzo di Costabile Carducci, sito in piazza Tempone a Capaccio.
Matteo Beraldi vive e lavora a Milano dal 2007, quando si laurea alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Inizia il suo percorso professionale collaborando con diversi studi di progettazione per importanti aziende nazionali ed internazionali. Nel 2010 avvia il Matteo Beraldi Design Office. Due anni dopo vince il concorso Febal Lab con il progetto Alicante, una nuova cucina tecnologica. Nel 2013 viene selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di New York come uno dei dieci “Top Young Italian Industrial Designers”.
Nel 2017 il progetto Amilcare per Horm riceve una menzione speciale al concorso Y&D ed il progetto Diamond per Italforni conquista il prestigioso SMART Label, riconoscimento internazionale all’innovazione nel settore dell’ospitalità promosso da HOST – Fiera Milano.
Nato a Paestum nel 1953, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1978.Maturato artisticamente tra la Campania e il Veneto, fin dagli esordi la sua attività artistica pone l’accento sulla capacità di un ductus pittorico estremamente selezionato, caratteristica che rimarrà motivazione di ricerca costante fino ai suoi più recenti lavori. Il suo percorso creativo si è sviluppato attraverso una consistente serie di cicli pittorici. Di recente la sua pittura ha assunto una forte carica luminosa, conseguenza di una rigorosa disciplina e frutto di un equilibrio rasserenante che risponde sempre più alla necessità di sintetizzare gli impulsi creativi per inoltrarsi verso una vera operazione di astrattismo a sfondo psichico razionale, trattando con intelligenza la materia, il gesto e la forma.
Odoardo Fioravanti si è laureato in Industrial Design presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Dal 2003 si occupa di industrial design, sperimentando anche la grafica e l’exhibition design. I suoi progetti hanno ricevuto importanti riconoscimenti a livello internazionale ed è stato docente presso numerose scuole di design e università come il Politecnico di Milano, l’Università Iuav di Venezia, la Domus Academy e l’Haute école d'art et de design (Head) di Ginevra.
I lavori di Fioravanti sono stati esposti in diverse esposizioni internazionali, tra cui spicca la mostra personale “Industrious Design”, tenutasi nel 2010 al Design Museum della Triennale di Milano. Nel 2011 ha vinto il premio Compasso d’Oro ADI con la sedia in legno Frida di Pedrali. Svolge inoltre l’attività di pubblicista per riviste del settore design, cercando di esplorare le nuove frontiere del progetto come disciplina.
Nato nel 1982 a Bari, dal 2008 vive e lavora a Milano. Dal 2010 collabora con Giulio Iacchetti lavorando per Alessi, Danese, De Vecchi, Foscarini, Moleskine, Viceversa. Nel 2010 vince il concorso per la Progettazione del Premio Ghislieri, curandone tutte le successive edizioni. Dal 2012 si occupa dello sviluppo dei prodotti della collezione Internoitaliano. Nel 2013, con Vittorio Venezia e Paola Taccardi, vince il Cristalplant design contest con il progetto Controstampo, entrato nel catalogo Falper nel 2014. È co-fondatore e product manager per il brand Have a Good Tie.
Giulio Iacchetti, industrial designer dal 1992, progetta per diversi marchi, tra cui Abet Laminati, Alessi, Artemide, Ceramiche Refin, Danese, Fontana Arte, Foscarini, Magis, Moleskine, Pandora design. Tra i suoi caratteri distintivi c’è la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile, disegnata con Matteo Ragni per Pandora design e premiata nel 2001 con il Compasso d’Oro. Nel 2009 è stato insignito del Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana per il progetto Eureka Coop, con cui ha portato il design nella grande distribuzione organizzata. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”. Da sempre attento all’evoluzione del rapporto tra realtà artigiana e design, nel novembre 2012 lancia Internoitaliano, la “fabbrica diffusa” fatta di tanti laboratori artigiani con i quali firma e produce arredi e complementi ispirati al fare e al modo di abitare italiani. Parallelamente ha portato avanti la sua personale ricerca verso nuovi temi di progetto come quello della croce da cui è nata la mostra Cruciale, tenutasi al Museo Diocesano di Milano, nella Basilica di Santo Stefano Rotondo a Roma e al Castello di Lombardia a Enna.
Nel 2014 vince il suo secondo Compasso d’Oro per la serie di tombini Sfera, disegnata con Matteo Ragni per Montini.
Nato a Castiglione del Lago (Perugia) nel 1941, frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Inizia a esporre nel 1960 in Italia e all’estero. Collabora alle tre rassegne di Amalfi e nel 1968 partecipa alla rassegna “Arte Povera + Azioni Povere”, curata da Germano Celant. Fonda il Gruppo Teatrale Artaud e nel 1970 apre la galleria Taide a Salerno, luogo di incontro dei maggiori intellettuali salernitani dell’epoca. Tra gli anni Settanta e Ottanta realizza numerosi happening e film d’artista ed espone in diverse personali e collettive tra Parigi, Roma e Tokyo. Nel 1993 fonda a Paestum il Museo dei Materiali Minimi d’Arte Contemporanea (MMMAC). Nel 2004 la Provincia di Salerno gli dedica una mostra personale per i suoi quarant’anni di lavoro d’artista; nel 2011 è presente al Padiglione Italia della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, mentre la sua attività espositiva prosegue in Italia e all’estero.
Matteo Ragni è nato a Milano nel 1972. Si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Dal 1994 progetta e si occupa di design negli ambiti più diversi dell’industria e dell’artigianato, con un interesse che si focalizza sempre di più sulla progettazione volta ad unire funzione e innovazione tipologica. Ha lavorato per molte aziende, per le quali ha spesso integrato all’attività di designer quella di creative director, dando vita a sistemi di comunicazione e produzione perfettamente sincronici.
Le relazioni con l’imprenditoria italiana e internazionale gli consentono di costruire un modus operandi rispettoso del DNA e della storia di ogni singolo marchio, nella convinzione che solo così il mestiere del designer possa avere un’etica e una funzione di vera evoluzione.
Matteo Ragni è stato uno dei più giovani vincitori del Compasso d’Oro a 29 anni, nel 2001, con la posata usa e getta Moscardino, disegnata insieme a Giulio Iacchetti. Nel 2014 riceve il secondo Compasso d’Oro, sempre con Giulio Iacchetti, per il design di una serie di tombini per Montini.
Mario Scairato vive e lavora tra Milano e Paestum, la città da cui proviene.
Si è laureato in Industrial Design allo IUAV / Università della Repubblica di San Marino nel 2011. Dal 2012 collabora come product e graphic designer con Giulio Iacchetti – con cui ha sviluppato progetti per Nike, Savinelli, Comieco, Nodus, Niasca Portofino e Surfer's Den. Dal 2015, come freelance, ha disegnato per Alessi, Bear, Cotto Manetti, Internoitaliano e Moleskine. Dal 2016 è art director di Paestum Experience, un progetto di branding da lui fondato che mira alla promozione e alla comunicazione della città di Capaccio Paestum.
Luca Spagnolo (Brunico, 1981), vive e lavora a Milano dove si laurea presso il Politecnico di Milano in architettura degli interni. Dopo un breve periodo presso lo studio di Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, inizia a lavorare per l’architetto Umberto Riva. Al termine di questa esperienza fondamentale decide di focalizzarsi sul design del prodotto. Dal 2009 collabora con altri studi di progettazione e indipendentemente per alcune aziende di settore. La semplicità delle sue idee e delle forme sono il risultato di una costante ricerca di soluzioni inedite.
Alessandro Stabile (Milano, 1985) è uno dei dieci “Top Young Italian Industrial Designers” selezionati dall’Istituto Italiano di Cultura di New York nel 2013.
Dopo la Laurea in Industrial Design al Politecnico di Milano e il Master alla SPD, ha lavorato per dieci anni come senior designer e project leader nello studio di Giulio Iacchetti. Nel 2011 fonda il suo studio occupandosi di product design ed art-direction. Nel 2016 due suoi progetti vincono il primo ed il secondo premio “Young&Design” come i due migliori progetti presentati alla Milano Design Week da un under35. E’ cofondatore del brand Have a Good Tie. Disegna per brand quali Moleskine, Alessi, Internoitaliano, Nutella. Dialoga con le aziende per far crescere le idee in un processo di progettazione e produzione efficace con lo scopo di creare prodotti caratterizzati da innovazione, bellezza ed etica.
Sovrappensiero Design Studio nasce nel 2007 dalla collaborazione tra Lorenzo De Rosa ed Ernesto Iadevaia, designer campani di stanza a Milano. Riconosciuti tra i designer emergenti più interessanti del panorama Italiano, negli anni hanno dimostrato di saper approcciare il progetto da più punti di vista: la ricerca sperimentale ma anche la produzione industriale, la serie limitata prossima al ricercato mondo dell'art design ma anche la piccola intuizione funzionale, l'allestimento, il progetto di interni e quello per azienda. Le sollecitazioni della cultura della strada sposano gli stimoli dell'arte e del design contemporaneo e così la sintesi di Sovrappensiero inizia ad essere riconoscibile, rispettata e richiesta: oggi collaborano con diverse realtà del design italiano come Porada, Bialetti, Mamoli, Vibram, Incipit, Corraini, WayPoint e Manerba, oltre che con il Politecnico di Milano, l'Università di Bologna e la NABA.
Nasce nel 1947 a Castellabate e studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo di Carlo Alfano e Giovanni Brancaccio. Fin da giovanissimo lavora tra pittura, scrittura ed elaborazione grafica sui temi della Magna Grecia e in particolare su Paestum. Dal 1967 inizia un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Accanto alla sua produzione artistica (affreschi, pitture opere grafiche, incisioni) realizza lavori di narrativa memorialistica e di analisi museale. Ha esposto in importanti musei e gallerie in Italia, in Europa e in America. La sua pittura-parola nasce da una rigorosa tensione sperimentale in grado di avvicinare la produzione pittorica a quella testuale, la dimensione grafica a quella strettamente narrativa.
MARTINELLI VENEZIA è uno studio di progettazione con sede a Milano e Palermo, nato nel 2015 dalla collaborazione tra i due architetti Carolina Martinelli e Vittorio Venezia. Lo studio si occupa di design del prodotto, allestimento, architettura e interni, indagando questioni come il rapporto tra la tradizione e il sapere locale, le proprietà dei materiali e le possibilità tecniche delle lavorazioni. I loro progetti sono stati esposti in gallerie e musei come il Louvre di Parigi, il MAXXI di Roma e la Triennale Design Museum di Milano. Collaborano con numerose aziende italiane e internazionali come Alcantara, Colé Italian Design Label, DeCastelli, Falper, InternoItaliano, Jannelli & Volpi, Lithea, Luce5, Martinelli Luce, Meritalia, Mingardo, Moleskine, Premax, Slide.
Stefano Marra is a gifted graphic designer and illustrator from Southern Italy. Ever since his childhood he loved to draw – he started copying Popeye and Donald Duck illustrations from VHS and dreamed of becoming an animator. Feeling that there was always a story to tell, his passion took him to art school in Eboli, his hometown, and later on to School of Design in Vietri Sul Mare, near Salerno. During his career, he collaborated with many famous clients, including Il sole 24 ore, Wired UK, The Wall Street Journal, NBA Italy, Fast Company, Datum, Cromos, Loescher editore, and many other. What makes Marra’s drawing style so distinct is that he tries to make the work as simple as possible. He often seeks inspiration in art and the artists he loves, but ideas usually come from other sources.